UTILITA'

Consulenza fiscale per contribuenti in regime forfettario

Il regime forfettario è una modalità semplificata di gestione fiscale, rivolta principalmente a lavoratori autonomi e piccole imprese. Affrontare gli adempimenti di questa forma di tassazione può essere meno complesso rispetto a regimi più tradizionali, ma è comunque importante seguire alcune linee guida per assicurarsi di adempiere correttamente agli obblighi previsti.
Innanzitutto, è fondamentale tenere una contabilità ordinata e precisa. Anche se il regime forfettario semplifica il calcolo delle imposte, è comunque essenziale registrare tutte le entrate e le spese in modo accurato. Mantenere una buona organizzazione contabile non solo facilita il rispetto degli obblighi fiscali, ma può anche fornire una panoramica chiara della situazione finanziaria dell'attività.
In secondo luogo, è consigliabile consultare regolarmente un commercialista o un esperto fiscale. Anche se il regime forfettario riduce alcuni obblighi dichiarativi, è sempre utile avere il supporto di un professionista per assicurarsi di non trascurare dettagli importanti e per ricevere consigli personalizzati in base alla propria situazione.
Un aspetto spesso sottovalutato è la corretta emissione delle fatture. Nel regime forfettario, le fatture emesse devono contenere informazioni specifiche, come la causale che indica l'applicazione del regime forfettario e l'indicazione della non imponibilità dell'IVA. Assicurarsi che ogni fattura rispetti tali requisiti è cruciale per evitare sanzioni e complicazioni future.
Inoltre, è importante tener conto delle scadenze fiscali. Anche se il regime forfettario semplifica la dichiarazione dei redditi, è necessario rispettare le date di pagamento delle imposte e delle eventuali rateizzazioni. Un calendario fiscale ben strutturato aiuta a evitare multe e interessi di mora.
La gestione delle spese rappresenta un altro aspetto da considerare attentamente. Nel regime forfettario, le spese deducibili sono limitate e alcune categorie di spese non sono ammissibili. Assicurarsi di comprendere quali spese possono essere dedotte e documentarle accuratamente è essenziale per massimizzare i benefici fiscali.
Infine, è consigliabile monitorare costantemente i cambiamenti normativi. Le leggi fiscali possono subire modifiche nel tempo, e rimanere aggiornati sulle novità è essenziale per evitare sorprese. Partecipare a corsi di formazione o leggere fonti affidabili può aiutare a comprendere meglio le regole del regime forfettario e ad adeguarsi tempestivamente alle eventuali modifiche normative.
In conclusione, affrontare gli adempimenti del regime forfettario richiede attenzione, organizzazione e consapevolezza delle normative fiscali. Seguendo questi consigli utili, è possibile semplificare il processo e assicurarsi di gestire correttamente la propria attività nel rispetto delle leggi vigenti.


La marca da bollo in fattura

La marca da bollo è un tributo alternativo all’IVA e va applicata esclusivamente per le fatture emesse senza l’addebito dell’iva. Il meccanismo generale è il seguente:

  • sulle fatture con importi superiori ad € 77.47 la marca da bollo va applicata sia se sono in formato cartaceo che elettronico.
  • Sulle fatture con importi inferiori a € 77.47 la marca da bollo non va mai applicata,
  • se le fatture presentano contemporaneamente importi soggetti ad IVA ed importi non soggetti, la marca da bollo va applicata solo qualora gli importi non soggetti ad IVA siano superiori a € 77.47.

In ogni caso l'importo della marca da bollo, qualora sia dovuta, è di € 2.00.

Di seguito è scaricabile la procedura per il versamento della marca da bollo virtuale, da assolvere in caso di fatture emesse in modalità elettronica, dal 1 gennaio 2024 obbligatoria anche per tutti i contribuenti in regime forfettario.

PROCEDURA PAGAMENTO BOLLO VIRTUALE CON ACCESSO SPID
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La Riforma dello Sport

Il 1° luglio 2023 è entrata in vigore la riforma del lavoro sportivo e associazioni e società sportive stanno procedendo con l’adeguamento dei contratti dei collaboratori sportivi. L'8 giugno 2023 il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, e il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, hanno presentato un decreto correttivo. Il 26 luglio il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame definitivo, il decreto legislativo n.120 del 29.08.2023 (Correttivo-bis) che introduce disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi 28 febbraio 2021, n. 36, 37, 38, 39 e 40 (Riforma dello Sport). Il testo ha ottenuto l’intesa della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome e della Conferenza unificata, e tiene conto dei pareri espressi dalle Commissioni parlamentari competenti.
La norma definitiva che raccoglie in un solo provvedimento i cinque decreti correttivi nati con la legge delega del 2019 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 4 settembre 2023. 

Di seguito un esempio di gestione fiscale e previdenziale di un istruttore sportivo con partita Iva forfettaria:

Un istruttore sportivo apre la partita IVA con codice ATECO 85.51.00 optando per il regime forfettario. Non ha altra tutela previdenziale e nel corso dell’anno percepisce 20.000 euro.
Come calcola i contributi alla gestione separata INPS?
20.000,00 – 5.000,00 = 15.000/2 = 7.500,00 (base imponibile) su cui applicare 25% = 1.875,00 da versare.
Come calcola i contributi assistenziali?
20.000,00 – 5.000,00 = 15.000 (base imponibile) su cui applicare i contributi minori 1,23% = €184.50 da versare.
Come calcola le imposte?
20.000,00 – 15.000,00 = 5.000,00 reddito imponibile su cui applicare il coefficiente di reddittività del 78% = 3.900,00 su cui applicare l’imposta sostitutiva del 5% (nuova attività) pari a 195,00 euro da versare.
Qual è il suo netto? € 17.745,50